Stemma di Gibilterra
Coat of Arms of Gibraltar Escudo de Gibraltar | |
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Blasonatura | |
Interzato, ai due terzi d'argento al castello tri-turrito di rosso finestrato di nero, a un terzo di rosso alla corda d'oro pendente dalla porta del medesimo, terminante alla chiave d'oro. |
Lo stemma di Gibilterra fu concesso sotto il dominio spagnolo, tramite un decreto reale promulgato a Toledo il 10 luglio 1502 da Isabella di Castiglia.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il decreto di concessione, il "sigillo della nobile città di Gibilterra, chiave di Spagna" consta di uno scudo bianco nei due terzi superiori, entro i quali vi è un castello rosso. Al di sotto di esso, nel terzo inferiore dello scudo, vi è un campo rosso, separato dal castello da una riga bianca: in detto campo dev'esserci una chiave d'oro, connessa al castello da una corda o catena d'oro.[2]
In termini araldici lo scudo sopra descritto si configura come interzato.
Il castello è mutuato dall'araldica del Regno di Castiglia, di cui Isabella fu monarca: la concessione del suo uso a Gibilterra (e l'associazione all'elemento della chiave) è così circostanziata dal decreto reale:[2]
«[riconosciamo] che la suddetta città è molto importante, per la sua posizione è la chiave tra i nostri domini nei mari orientale e occidentale, la sentinella e la difesa dello stretto di detti mari, attraverso il quale nessuna nave dei popoli di uno di questi mari può passare all'altro senza avvistarla o attraccarvi.»
La raffigurazione di Gibilterra quale "porta d'accesso" alla Spagna e al Mediterraneo era del resto ben antecedente: quando nel 711 Tariq ibn Ziyad invase la Spagna passando per lo stretto, dopo essersi stabilito a Granada adottò il simbolo della chiave nella propria araldica personale.[3][4]
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1836, con Gibilterra frattanto passata sotto la giurisdizione britannica, lo stemma, previa delibera del College of Arms, è stato corredato dal motto MONTIS INSIGNIA CALPE ("simbolo della montagna di Calpe" - da Mons Calpe, antico nome latino della rocca gibilterrina).[5][6]
Lo stemma gibilterrino è il più antico tra quelli in uso nei territori d'oltremare britannici; rispetto a questi, esso è inoltre l'unico a non essere stato introdotto durante l'epoca dell'Impero britannico.
Lo stemma non va confuso col sigillo di Gibilterra, di origine e datazione ignota, che invece è composto da un disegno della rocca sullo sfondo di una nave tra i flutti.
Nel 1982 il disegno dello stemma fu declinato nella bandiera di Gibilterra; esso inoltre appare nel vessillo istituzionale del governatore di Gibilterra.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune spagnolo di San Roque riprende il disegno dell'emblema gibilterrino, da cui si distacca per la finestratura del castello blu (in luogo di nera) e per la presenza, come cimiero, di una corona marchionale. Il comune fu infatti fondato nel 1704, a seguito della presa di Gibilterra da parte delle forze anglo-olandesi, da alcuni esuli spagnoli che rifiutavano di sottostare al nuovo dominio: essi portarono con sé gran parte degli archivi pubblici, ivi compreso il decreto di concessione dello stemma del 1502. Nel 1706 San Roque ottenne da Filippo V di Spagna il titolo di città e il riconoscimento quale "Gibilterra spagnola".[7][8]
Nel 2015 la comarca di Campo di Gibilterra, nella provincia di Cadice, ha adottato uno stemma che nei suoi elementi di base riprende quello della rocca: il castello sorge però su una base verde e viola e gli si abbinano sette stelle verdi (a rappresentare i comuni comarchiali); inoltre lo scudo è provvisto di una bordura dorata recante il motto latino PRO GEOGRAPHIA, HISTORIA ET VOLUNTATE CONIVNCTI ("Uniti da geografia, storia e volontà") ed è cimato dalla corona reale spagnola.[9]
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Lo stemma di San Roque, ispirato a quello di Gibilterra.
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Lo stemma di Campo di Gibilterra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ National Symbols, su gibraltar.gov.gi, Government of Gibraltar. URL consultato il 1º settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2014).
- ^ a b William Jackson, The Rock of the Gibraltarians. A History of Gibraltar, Second, Grendon, Northamptonshire, United Kingdom, Gibraltar Books, 1990, p. 72, ISBN 0-948466-14-6.
- ^ Alexander Slidell Mackenzie, A Year in Spain, p. 332. Hilliard, Gray, Little, and Wilkins, 1829.
- ^ Frederick Sayer, The History of Gibraltar and of Its Political Relation to Events in Europe, 1862, p. 82.
- ^ Discover Pocket Guide to Gibraltar, p. 68. URL consultato il 14 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2012).
- ^ Ian Sumner, British Colours & Standards 1747-1881 (2): Infantry, p. 9. Osprey Publishing, 2001. ISBN 1-84176-201-6
- ^ "Arms of Gibraltar Archiviato il 17 agosto 2007 in Internet Archive.", Government of Gibraltar. Accessed 2005-05-31
- ^ Rock of Contention: A History of Gibraltar, George Hills, p. 176. Robert Hale & Company, 1974. ISBN 0-7091-4352-4
- ^ Ángel J. Sáez Rodríguez, Escudo de armas y bandera para el Campo de Gibraltar [Coat of arms and flag of the Gibraltar Countryside] (PDF), su The Commonwealth of Municipalities of the Gibraltar Countryside Website. URL consultato il 12 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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